VACCINAZIONI IN ETA’ADULTA

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Le vaccinazioni sono in grado di prevenire, in modo efficace e sicuro, lo sviluppo di molte malattie infettive, le loro complicanze e la loro diffusione. Esse hanno un impatto rilevante in termini di riduzione dell’incidenza delle malattie stesse e di possibili decessi ad esse correlati, nonché di diminuzione degli esiti a breve e lungo termine e dei costi legati all’assistenza durante e dopo la malattia. Anche gli adulti in buona salute e senza fattori di rischio specifici devono prestare attenzione al proprio stato vaccinale dal momento che possono essere esposti al rischio di contrarre malattie pericolose per sé e per gli altri.

 La Regione Emilia Romagna applica il Piano Nazionale Vaccini 2017-2019 e raccomanda e offre gratuitamente o con compartecipazione della spesa (ticket) le seguenti vaccinazioni:

ADOLESCENTI E ADULTI

  • Vaccino contro il Papillomavirus umano (HPV) che previene il cancro del collo dell’utero nella donna e lesioni precancerose e cancerose ai genitali e cavo orale nell’uomo. Questo vaccino viene offerto ai dodicenni di entrambi i sessi, ma si consiglia la somministrazione (con compartecipazione della spesa ) anche alle donne adulte in età fertile.
  • Richiamo antidifteritetetanopertosse  ogni 10 anni. L’anno scorso in Europa ci sono stati circa 80 casi di tetano di cui la metà in Italia, con 30 decessi. Tra questi una bambina non vaccinata di 10 anni che si era sbucciata un ginocchio nel cortile di casa. La protezione contro la Difterite va mantenuta perché ci sono ancora paesi (ex URSS, Medio Oriente) dove è presente. La protezione per la pertosse serve non tanto a sé quanto ad evitare di infettare neonati o lattanti non ancora vaccinati per i quali la pertosse può essere mortale.
  • Recuperi vaccinali per morbillo, varicella, parotite e rosolia

VACCINAZIONI E GRAVIDANZA

In gravidanza non essere protetta contro la rosolia, il morbillo, la parotite (orecchioni), la varicella, la pertosse e l’influenza può essere pericoloso per la mamma e per il nascituro.

È stato osservato che le madri trasferiscono anticorpi al prodotto del concepimento, offrendogli così un certo grado di protezione contro malattie quali il morbillo, la difterite e poliomielite. Gli anticorpi materni sono in grado di proteggere i neonati dalle infezioni, e modificare la severità delle malattie infettive nei bambini, per un periodo di tempo variabile, a seconda del livello di trasmissione placentare e il tasso di decadimento degli anticorpi. Dopo questi primi mesi i bambini perdono gli anticorpi materni per cui i programmi vaccinali iniziano nel corso del terzo mese di vita-

Il virus della rosolia può causare aborto o malformazioni gravi nel neonato. In Italia, poiché la copertura vaccinale non è ottimale a causa dell’insorgenza di movimenti di opinione contrari alle vaccinazioni, nel periodo gennaio 2005 – febbraio 2018 sono stati notificati 173 casi di rosolia in gravidanza e 88 casi di rosolia congenita. Tra i casi di rosolia in gravidanza si è registrato un nato morto, un aborto spontaneo e 32 interruzioni volontarie di gravidanza. Tra i casi di rosolia congenita, ci sono state 44 cardiopatie congenite , 31 casi di sordità/ipoacusia , 13 cataratte, 12 meningoencefalite e 11 microcefalia.

Il morbillo in gravidanza presenta rischio di aborto spontaneo, di parto pretermine e di parto di feto nato morto e può mettere in pericolo la vita della futura madre se provoca una polmonite o un‘encefalite. Nel 2000, su un totale, a livello globale, di 1,7 milioni di morti infantili causate da malattie prevenibili con la vaccinazione, circa il 46% era attribuibile al morbillo
La parotite è un’infezione lieve nel bambino, mentre nell’adulto sono frequenti le complicanze quali encefalite, meningite, pancreatite e danni all’udito. Se contratta durante le prime 12 settimane di gravidanza è associata al 25% di aborto spontaneo.

La varicella provoca nell’adulto, particolarmente nella donna incinta, complicanze molto più frequenti che nel bambino, quali polmonite, superinfezioni batteriche, meningite o encefalite; inoltre, durante la prima metà della gravidanza, potrebbe causare malformazioni congenite con gravi lesioni della pelle, delle ossa, degli occhi e del cervello. .

La pertosse, se contratta dal bambino nei primi mesi di vita può essere mortale. Vaccinare la madre nelle ultime settimane di gravidanza protegge il neonato fino a quando non può essere vaccinato ( terzo mese di vita).

 L’influenza stagionale può comportare complicazioni respiratorie gravi, che possono condurre al ricovero in ospedale, soprattutto durante il secondo e terzo trimestre della gravidanza e il primo mese dopo il parto. È opportuno, quindi, che le donne in gravidanza vengano vaccinate contro l’influenza. La vaccinazione, secondo le raccomandazioni delle autorità sanitarie internazionali (ECDC, OMS) viene effettuata con vaccino inattivato, in qualsiasi trimestre della gravidanza.

VACCINAZIONI DOPO I 65 ANNI

Con l avanzare dell’età lo stato immunitario perde progressivamente la sua forza e si può essere più esposti al rischio di sviluppare complicanze anche gravi in corso di malattie infettive. Il Piano Nazionale Vaccini 2017-2019 offre gratuitamente il VACCINO ANTIPNEUMOCOCCO E ANTI-HERPES ZOSTER al compimento dei 65 anni di età (a partire da coloro che sono nati nel 1952), e ribadisce l’offerta della vaccinazione antinfluenzale a tutte le persone con età uguale o maggiore di 65 anni.

La protezione contro il Pneumococco previene un tipo di polmonite batterica che complica spesso le malattie respiratorie dell’anziano.

La protezione contro il Virus Herpes Zoster protegge da una malattia ,il Fuoco di Sant’Antonio, che può danneggiare gli occhi, fino alla cecità e provocare dolore cronico.

 VACCINAZIONE ANTIINFLUENZALE

Per proteggere dall’influenza e, in particolare, dalle complicazioni provocate dalla malattia (polmonite,..) il Servizio sanitario regionale organizza ogni anno una campagna di vaccinazione gratuita per categorie a rischio o di pubblica utilità:
1) persone di età pari o superiore ai 65 anni;
2) bambini (da 6 mesi), ragazzi e adulti affetti da specifiche malattie;
3) bambini e adolescenti in trattamento prolungato con acido acetilsalicilico (aspirina);
4) donne in gravidanza all’inizio della stagione epidemica;
5) persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti;
6) personale sanitario e di assistenza;
7) famigliari e contatti di persone ad alto rischio;
8) addetti a servizi di pubblica utilità, compreso forze dell’ordine, insegnanti, donatori di sangue, volontari di associazioni sociosanitarie, addetti trasporti pubblici, poste, …
9) personale che per motivi professionali è a contatto con animali-

Quest’anno l’ epidemia influenzale è iniziata precocemente, ricordo quindi le indicazioni per limitare la diffusione dei virus influenzali : lavarsi spesso le mani con acqua calda e sapone; ad ogni starnuto coprirsi il naso e la bocca e poi lavarsi le mani; soffiarsi il naso con fazzoletti monouso da gettare in pattumiera chiusa e poi lavarsi le mani; in caso di sintomi influenzali rimanere a casa e limitare i contatti con altre persone.

I Medici di famiglia sono il punto di riferimento per informare i propri assistiti e somministrare il vaccino antinfluenzale e anti-pneumococco, mentre il vaccino anti-herpes zoster può essere somministrato presso i Servizi di igiene e sanità pubblica delle Aziende Usl. Per informazioni specifiche le donne in età fertile si devono rivolgere ai Consultori familiari o al proprio ginecologo.

Per saperne di più:

www.saperidoc.it  ;www.salute.regione.emilia-romagna.it

Numero verde del Servizio sanitario regionale 800 033 033 e al portale http://salute.regione.emilia-romagna.it/influenza

Dr.ssa Gabriella Tartarini

Direttore Sanitario Poliambulatorio Noi con Te di Finale Emilia

Info@noiconte.it